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Ottiglio
(Al)
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(da "I castelli del
Piemonte" Ed. Gribaudo) |
Il nome del centro monferrino deriva da Autilium, come sostengono
alcuni resoconti storici, ma potrebbe risalire anche al più antico
Fundus Autilius, o più semplicemente a Tiliae.
Quest'ultima denominazione probabilmente deriva dal nome di una delle
famiglie feudatarie, quella dei De Tiglio.
Il comune risulta già nominato nei resoconti storici, fra i paesi
confermati nel 1164 dall'imperatore Federico I al marchese Guglielmo IV
del Monferrato. Fu poi consegnato in feudo ai De Tiglio e, nel 1440, ai
Mercenasco, conti di Valperga; passò quindi ad altre famiglie fino
ai Guazzi di Olivola. Sette le famiglie da ricordare, tra quelle che lo
tennero come feudo: in ordine cronologico, i De Tiglio, poi i conti Valperga,
i BelIoni d'Altavilla, i Montiglio di Casale, i Plani di Grazzano, i Rampini
di Ottiglio e i Curioni di Olivola.
Di particolare interesse è la Parrocchiale di San Germano: situata
nella parte alta dell' abitato, fu edificata nel 1761 su disegno forse
del Magnocavallo, e consacrata da monsignor Avogadro otto anni dopo. La
facciata è piuttosto semplice, ma l'interno desta stupore per la
magnificenza e la profusione delle decorazioni che tuttavia non appesantiscono
l'insieme. Affrescata nel 1904-1905 da Rodolfo Morgari, la chiesa conserva
un prezioso coro del Settecento, proveniente dalla Chiesa di Santa Croce
di Casale Monferrato: realizzato in noce, è riccamente scolpito
in ogni sua parte.
La Chiesa di Sant'Eusebio fu edificata nel 1830 su una preesistente cappella
seicentesca, in origine cappella gentilizia dei Pozzi-Bonelli. Il campanile
invece risale al 1924.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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