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Ozzano
Monf.(Al)
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(da "I castelli del
Piemonte" Ed. Gribaudo) |
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Il toponimo, la cui origine non è sostenuta da alcuna fonte
documentaria, secondo una tradizione locale, pare derivi dal latino
e viene spiegato in due modi, o facendo riferimento al nome di un
certo Aucius, un possidente romano che aveva scelto come
residenza l'attuale sito ozzanese, o dalla modifica del termine
otium, indicando in tal senso un luogo ameno nel quale
era possibile passare dei periodi di villeggiatura.
La prima notizia storica intorno al paese si trova negli "Atti
di Sant' Evasio", nei quali si legge che il santo, nella prima
metà dell'VIII secolo, per sfuggire alle violenze degli ariani,
si rifugiò nei pressi dell'antico insediamento di Ozzano,
allora completamente circondato da foreste. Il primo documento ufficiale
in cui si trova il nome del paese è un diploma del 901, in
cui il territorio è infeudato al conte Ghisalberto Supponide.
La sua famiglia manterrà il potere su quelle terre fino al
termine del X secolo, fino al momento in cui l'imperatore Ottone
111 decise di scegliere il vescovo di Vercelli, Leone, come feudatario
di Ozzano e di altri possedimenti limitrofi.
Successivamente il paese passò sotto il diretto controllo
degli Aleramici, primi signori del Monferrato, le cui scelte segnarono
il destino del borgo, schierato decisamente dalla parte dell' imperatore
nel momento in cui quest'ultimo si trovò a combattere in
Italia.
Con l'estinzione degli Aleramici, avvenuta agli inizi del Trecento,
il territorio passa ai Paleologhi, famiglia direttamente imparentata
con l'imperatore di Bisanzio. Il dominio paleologo è sottolineato
da numerose vicende storiche, soprattutto belli che, per il fatto
che la regione del Monferrato fu da sempre considerata strategicamente
importante. I Paleologhi videro la loro estinzione nel 1536, lasciando
il potere ai Gonzaga, i quali si trovarono attori nell'ambito di
drammatiche contese che portarono in campo, nel ruolo di protagonisti,
le grandi potenze militari di Francia e Spagna, i cui soldati non
mancarono di operare distruzioni e vessazioni anche nei confronti
della popolazione di Ozzano. Alla fine della guerra tra Francia
e Spagna il feudo rimase ai Gonzaga Nevers. In seguito, nel XVIII
secolo, passò ai Sannazaro per poi diventare parte del regno
dei Savoia.
La millenaria storia di Ozzano ha lasciato numerose tracce visibili
in molta architettura del paese. Infatti, come spesso avviene nel
Monferrato, il borgo si trova ad essere dominato da una poderosa
rocca costruita sulla cima del colle. Il Castello,
la cui costruzione è anteriore al 1164, anno in cui fu concesso
da Federico Barbarossa ai marchesi del Monferrato, è stato
modificato in varie epoche; l'ala est, la cui muratura è
conclusa da una merlatura a coda di rondine, è la parte più
antica.
Interessante è anche la Parrocchiale di San Salvatore.
Realizzata in forme gotiche, ha subito numerosi rimaneggiamenti.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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