Donato alla citta' nel 1558 da Emanuele Filiberto, vide trasformate intorno
al 1730 le originarie strutture medievali da un intervento di Benedetto Alfieri,
cui si deve anche lo scalone d'onore realizzato nel 1741. Nel 1817 la facciata
fu arricchita con l'altana, mentre solo nel 1867 fu costruita ex novo la manica
lungo via Palazzo di Citta'. All'interno, da segnalare gli affreschi degli astigiani
O. Bausano (scalone) e P. Arri (salone dei ricevimenti). I ferri battuti Liberty
dello scalone sono opera del lodigiano A. Mazzucotelli. Nell'atrio e' conservata
la pietra di paragone per le misure lineari, dei mattoni e dei coppi, in uso sul
mercato astigiano fino al tardo medioevo.
|