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Belveglio(At)
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Fino al secolo scorso questo comune era denominato Belvedere, ma
con l'unità d'Italia divenne Belveglio per distinguerlo dai
numerosi centri omonimi. E' un piccolo paese della valle del Tiglione,
affluente di destra del Tanaro, che attraversa un territorio fertilissimo,
ricco di boschi e vigneti; da Asti è raggiungibile percorrendo
la strada provinciale che da Isola d'Asti porta al comune alessandrino
di Masio. Anticamente questo luogo si chiamava Malamorte, ma rimane
difficile risalire all'origine di tale denominazione, sulla quale
si è sbizzarrita la fantasia degli scrittori, per i quali
il nome doveva ricordare guerre e violenze scatenatesi intorno al
castello sorto nel XTI secolo. In epoca comunale il villaggio fu
occupato dai marchesi di Incisa, che dovettero restituirlo al comune
di Asti nel 1183. Assegnato ai Guttuari da parte dei Visconti, Malamorte
passò successivamente a Luigi I duca di Orleans; fu probabilmente
in questo periodo che il paese fu ribattezzato Belvedere (1387).
Con l'avvento dei Savoia, nel XVTI e nel XVTII secolo, furono investite
del feudo varie famiglie nobili, tra cui quella del marchese Perboni
di Oviglio (1736).
Il paese, immerso nel verde, ha mantenuto pressoché intatto
il suo aspetto originario, dominato dai campanili delle costruzioni
barocche, quali la Parrocchiale della Natività di Maria e
la Confraternita di San Giorgio. Altro edificio rilevante è
il Castello in stile neogotico, situato a nord dell' abitato e sul
sedime dell' antico maniero distrutto nella prima metà del
XVII secolo. Esso fu costruito nel 1929 per volere del nobile montenegrino
Hector Petrausch, che lo abbellì con bifore, merlature e
stemmi. Attualmente l'edificio ospita l'Ente concerti Castello di
Belveglio che ogni anno, in primavera, organizza concerti di musica
da camera eseguiti in diversi angoli del paese.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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