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Grazzano
Badoglio(At)
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da I castelli del Piemonte ed.Gribaudo |
È un comune del basso Monferrato, situato
a nord-est di Asti e ai confini della provincia alessandrina, il cui nome
deriva dal gentilizio romano Gratius se non direttamente da Gratianus.
Nel 1939 il determinante Monferrato fu sostituito con l'attuale a ricordo
del generale Pietro Badoglio che qui nacque nel 1871.
La storia del paese, che fu già un insediamento romano, come testimonia
una stele funeraria conservata presso la casa canonica, è legata
soprattutto a quella della sua antica abbazia la cui fondazione, che data
al 961, si deve ad Aleramo, primo marchese di Monferrato e a sua moglie
Gerberga; intitolata al Salvatore, alla Madonna e ai Santi Pietro e Cristina,
l' abbazia fu posta sotto la giurisdizione del vescovo di Torino, per
sottrarla all' influenza del potente vescovo di Vercelli.
Nel XIV secolo gli abati di Grazzano rivestirono importanti ruoli nelle
vicende del marchesato monferrino: lo testimonia la loro presenza nella
generale adunanza di Trino Vercellese, tenutasi nel 1305 per risolvere
la questione dinastica dopo la morte di Giovanni I, e nel Parlamento di
Chivasso del 1320, dove si discussero i maggiori problemi militari.
Nei secoli successivi le donazioni di beni e diritti, effettuate dai marchesi,
fecero prosperare il monastero, che nel 1408 adottò la riforma
dell' Ordine benedettino e fu soggetto alla giurisdizione della Santa
Sede.
Sulle prerogative degli abati di Grazzano si accesero notevoli controversie
nel XVII secolo e in quello successivo, quando, con l'annessione del Monferrato
ai Savoia, questi ebbero il giuspatronato dell'abbazia (1708) e nominarono
gli abati fino alle soppressioni napoleoniche.
Oggi non rimangono che poche tracce dell'importante abbazia e nulla della
primitiva costruzione. Il campanile della Parrocchiale dei Santi
Vittore e Corona domina l'abitato; nonostante i restauri e le
manomissioni, la costruzione conserva ancora l'aspetto romanico lombardo,
con le lesene angolari in pietra arenaria e la loggetta superstite del
lato a meridione.
La chiesa è stata ricostruita e rimaneggiata nei secoli xvm e XIX
e presenta un alto tiburio con coronamento a cuspide. Sempre nella parte
alta del paese, fra abitazioni di origine medioevale troviamo la piccola
Chiesa dello Spirito Santo, al cui interno si può ammirare un'
altra tela della scuola del Caccia.
Scendendo nella piazza principale di Grazzano, si nota l'alto muraglione
fatto erigere nell' Ottocento per il gioco del pallone elastico, sport
ancora popolare nel Monferrato e nelle Langhe. Non lontano dal paese,
su di una collina, è situato il Santuario della Madonna dei Monti
in cui soggiornò l'abate Gabet che fu il primo superiore dell'
Ospizio del Moncenisio voluto da Napoleone I.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore) |
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