Montafia
(At)
Compreso nel comitato del Monferrato, nel 988, fu assegnato
da Ottone III a Manfredo di Vercelli, che diede origine ai signori
di Montafia, feudatari di questo territorio. Estintasi la famiglia
nel 1557. Interessante per l'abside romanica appare la chiesa
di S. Dionigi, mentre nel cimitero della vicina frazione di
Bagnasco, di pregevole fattura é la chiesa dedicata a S. Martino,
con tre abside ornate da archetti pensili

Il centro di Montafia è dominato dagli imponenti bastioni su cui sorgeva il
castello medioevale, ora scomparso. Nell'area cimiteriale si trova uno fra i più
antichi edifici religiosi dell'Astigiano, la chiesa di San
Martino, la cui data di fondazione oscilla tra la fine del XI e il XII
secolo; la parte più interessante è l'abside, arricchito all'esterno da una
cornice di archetti pensili scolpiti con figure zoomorfe. All'interno campeggia
un affresco datato intorno al XVI secolo raffigurante San Martino che dona il
mantello al viandante

Anche il colle su cui sorge il borgo di Bagnasco era occupato da un
castello; la costruzione fu distrutta già alla fine del Medioevo dal comune di
Chieri, e sulle fondamenta circolari delle antiche mura furono costruite delle
case, assegnate poi ai maggiorenti del paese. La pieve romanica di San Giorgio, ora
chiesa cimiteriale, era l'antica parrocchiale, e da essa dipendeva anche la
chiesa di San Martino; la costruzione è del secolo XII, con tre absidi
semicircolari coronate da archetti pensili e antichi affreschi. Nell'ex scuola
si può visitare il centro espositivo museale del gesso, ed è in allestimento
un'esposizione sull'attività degli antichi scalpellini |