Passerano
Marmorito (At)

Il territorio del comune si estende su una serie di colline
separate da brevi vallette nell' area attraversata dall' alto
corso del torrente Triversa, nella parte nordovest della provincia
di Asti, da cui èdistante una trentina di chilometri.
La città capoluogo è raggiungibile attraverso
la provinciale Castelnuovo Don Bosco-Gallareto e poi tramite
la statale Chivasso-Asti, mentre per ferrovia la più
vicina stazione è posta a Montechiaro d'Asti (a 13
chilometri) ed è situata sulla linea Asti-Chivasso.
Il comune è costituito da diversi centri abitati, dei
quali quattro sono situati in collina, e cioè Passerano,
Marmorito, Primeglio e Schierano: ricchi di storia, conservano
antiche vestigia del loro passato. L'origine del nome di Passerano,
attestato fin dal 1001 come Passerianus, è evidentemente
un prediale, cioè una denominazione riferita a un podere,
che prese come base il nome latino Passerius. Per quanto riguarda
invece Marmorito, è assai probabile che esso derivi
dal termine latino marmor (marmo) o per la presenza di cave
di materiale da costruzione (seppure non di tipo marmoreo)
oppure per l'esistenza di qualche edificio di antica origine
rivestito di marmo.
Le vicende storiche vedono nel corso dei secoli strettamente
congiunti i destini di Passerano e Marmorito: entrambe le
località sono in origine possesso dei marchesi di Monferrato,
che nel 1164 ne hanno la conferma dall' imperatore Federico
Barbarossa.
Il dominio feudale, dapprima in mano ai signori di Passerano,
passa poi, fra il XII e il XIII secolo, ai Radicati signori
di Cocconato i quali si erano formati un vasto territorio
su cui eserciteranno per alcuni secoli un potere sempre più
libero da altrui ingerenze, compresa quella dei marchesi monferrini.

Torre d'accesso al Castello

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La famiglia Radicati ebbe in passato castelli nei diversi
luoghi che oggi compongono il comune di Passerano Marmorito,
ma di essi rimangono solo quello di Passerano e quelÌo
di Primeglio, tuttora di proprietà degli ultimi
discendenti dell' antica casata.
Il più interessante è certamente il Castello
di Passerano, che domina l'abitato con la sua mole possente:
le sue origini risalgono forse all'alto Medioevo, ma la
costruzione attuale fu eretta nel Trecento e successivamente
ampliata durante più di tre secoli. Ebbe inoltre
parziali ricostruzioni, come quella del 1654, e ripetuti
restauri nell'Ottocento e nella seconda metà del
Novecento.
Fu oggetto di vicende belliche che, allorquando nel 1550 e negli
anni successivi subì l'occupazione spagnola e la successiva
riconquista francese ad opera del maresciallo de Brissac, ne
comportarono la distruzione della cinta muraria. Oggi si presenta
con una struttura articolata di grandi dimensioni e di forma
irregolare: entrando nel recinto attraverso una porta di origine
medioevale si notano anzitutto la bella chiesa gentilizia in
cotto e l'ampio portale d'accesso all'edificio. I due corpi
più antichi appaiono collegati fra loro mediante un'
ala eretta nel XVII secolo; quello posto a nord è caratterizzato
da due torricelle rotonde situate agli angoli, mentre quello
del lato meridionale ingloba una forte torre quadrata e presenta
una parete esterna dotata di un ricco fregio in cotto e una
serie di finestre ad arco acuto; belli sono gli interni con
ricchi fregi. Nel castello ebbe sede una importante zecca che
alcuni vorrebbero far risalire alla metà del Duecento,
ma che certamente operò negli ultimi due decenni del
XVI secolo, in seguito a concessione imperiale, per essere eliminata
nel 1598 dai duchi di Savoia. |
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da I castelli del Piemonte ed. Gribaudo |
 Castello di Marmorito
da I castelli del Piemonte ed. Gribaudo |
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Fra gli edifici religiosi si possono ricordare la Parrocchiale
dei Santi Pietro e Paolo a Passerano e quella di San Grato
a Schierano. La prima, di impronta tardobarocca, presenta
una semplice facciata in mattoni a vista con un gradevole
coronamento curvilineo e un bel campanile, anch'esso in
cotto, in linea con la facciata medesima. |
Fra i personaggi nativi del comune che hanno lasciato memoria
di sé ricordiamo Alberto Radicati di Passerano (1698-1737),
scrittore e pensatore, che espose le proprie idee in campo
politico e religioso anticipando le teorie illuministiche
e fu costretto all'esilio a Londra e all' Aja dove morì.
Un altro passeranese illustre fu Carlo Maurizio Gamba, vissuto
fra il XVIII e il XIX secolo, clinico e docente dell'Università
di Torino nonché autore di testi di carattere medico.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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