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Penango(At)


Il paese si trova al margine settentrionale della provincia di
Asti, in un paesaggio collinare disegnato dalle attività
agricole e costellato di cascinali; dista 18 chilometri dal capoluogo
ed è vicino alla statale 457 che porta a Casale Monferrato.
Il toponimo, riportato nei documenti anteriori all' anno Mille come
Penengum (961) e Peningum (998), deriva secondo
il Massia (1925) dal nome germanico Benning-Beningo o Penning.
Il suffisso -ango invece di -ingo è dovuto probabilmente
all' infl usso del dialetto locale. Il paese fu sotto il dominio
del marchesato di Monferrato e fece parte del contado della vicina
Moncalvo fino al XVIII secolo, condividendone gli avvenimenti storici.
Nel 1479 Guglielmo Paleologo vendette il feudo di Penango a Giacomo
Boetto e nel 1559 i diritti sul castello e sul villaggio passarono
ai fratelli De Boverij. Nel 1704 il duca di Mantova e marchese di
Monferrato concesse il feudo a Giovanni Gualberto di Campistron
segretario del re di Francia, separando Penango da Moncalvo. Quattro
anni più tardi la comunità penanghese giurò
fedeltà a casa Savoia.
Di interesse architettonico è la Parrocchiale di
San Grato edificata, su disegno dell' architetto Francesco
Ottavio Magnocavallo, tra il 1752 e il 1760. In posizione dominante,
la chiesa è un pregevole esempio di barocco piemontese, con
la facciata in cotto e la pianta a croce greca.
Nella frazione di Cioccaro è interessante la Parrocchiale di San
Vittore ricostruita, sempre su progetto del Magnocavallo, sui resti di
una chiesa romanica; l'interno custodisce due tele del pittore Guglielmo
Caccia detto il Moncalvo.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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