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San
Paolo Solbrito(At)
Verso la piana di Chieri, a 25 chilometri dal capoluogo, sorge il comune
di San Paolo Solbrito, frutto dell'unione di due centri attigui, avvenuta
per regio decreto il 15 gennaio 1928. Essendo alle estreme propaggini
del basso Monferrato, la topografia del suo territorio appare assai varia.
Al margine orientale del pianalto di Poirino troviamo San Paolo, le cui
case sono differentemente distribuite: alcune in pianura e alcune lungo
un pendio collinare. Solbrito è invece situato su un modesto rilievo
nella valle del torrente Traversola. Vi si giunge percorrendo la statale
per Torino: una volta a Dusino San Michele, con il quale il paese confina,
si incontra sulla destra la deviazione che conduce all'abitato.
Trattandosi di due centri distinti, anche l'origine dei nomi va scissa:
San Paolo della Valle si inserisce in una tradizione, ben radicata in
Piemonte, di onoranze all' Apostolo delle genti; Solbrito, invece, la
cui denominazione è accertata da numerose varianti fra cui Solbederigo,
Selberigo (1041), Solberigo e, nel 1291, Sulberico, non presenta riscontri
altrove. Entrambi i luoghi appaiono comunque in una carta del 938, in
cui Adalberto conte di Asti cede al vescovo di Asti Bruningo "omnia
bona infine Sancti Pauli et in Solbederigo...". La storia dei
due centri, purtroppo, è assai poco documentata. Solbrito, dopo
aver fatto parte del comune di Asti, di venne insieme all' Astigiano dominio
del duca di Orléans (1386). Numerosi furono i suoi feudatari: nel
1041 i Gorzano, i Bergognino nel 1342, i Malabaila nel 1377 e i Ricci
di Cellarengo nel 1635. Dai catasti del secolo XVI risultano un "Ricetto
di Solbrito" ed un "Ricetto del castello di Solbrito",
luoghi oggi difficilmente identificabili. Di San Paolo rimane il castello,
edificio che appare profondamente trasformato dai numerosi rimaneggiamenti
dei secoli scorsi. Anche per San Paolo si fa menzione nei catasti cinquecenteschi
di un "Receptum Sancti Pault".
Oltre alla Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (il
cui nome deriva dalla fusione di due distinte chiese parrocchiali, oggi
ridotte ad una sola) va ricordata la Cappella della Madonna di Serra.
Questo luogo è particolarmente caro ai sanpaolesi, i quali, anziché
festeggiare in gennaio San Sebastiano, loro patrono, preferiscono onorare,
la seconda domenica di settembre, la statua della Madonna di Serra portando
la in processione.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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