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L'origine antica dell' insediamento è testimoniata dai documenti
datati anteriormente all' anno Mille, dove il luogo è ricordato
come Villianis (880), Vigliano (903), "loco
et feudo Viliano" e Vigiano (1190) da cui l'esito
italiano ufficiale. Il toponimo si configura come una formazione
prediale costruita col suffisso -anus sul nome latino Villius,
nel significato - secondo la Rossebastiano - del "podere di
Villio". La località appartenne dapprima alla Chiesa
di Asti, poi verso la metà del XII secolo, i signori di Vigliano
e di Mombersaro cedettero i loro diritti al comune astigiano. Nel
1189 la città, in una fase di forte espansione territoriale,
ebbe pieno possesso del castello e delle sue dipendenze. Dopo essere
stato feudo dei Solaro e degli Incisa, nel 1588 Vigliano fu infeudato
ai De Montibus che edificarono nel Seicento la propria dimora sulle
rovine dell'antico Castello. Si tratta di un semplice edificio rettangolare,
modificato più volte negli ultimi secoli, che domina la parte
alta del paese, da cui si gode una bella visuale delle colline ricoperte
di boschi e di vigneti. Un lato del castello e altri edifici delimitano
la bella piazzetta antistante la Parrocchiale di San Secondo la
cui facciata, eretta nell' Ottocento in stile neobarocco, è
ornata dalle statue dei santi contitolari Giacomo e Filippo. Più
recente è la piccola Chiesa della Beata Vergine Maria, nella
frazione Tiglione.
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