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Vinchio(At)

Il toponimo è attestato per la prima volta nell'anno 948:
"subtus castello ubi Vinti dicitur". Questa citazione,
assieme a quella di Viginti riportata nei documenti redatti
nel XTII secolo, conferma l'interpretazione del nome dal latino
viginti che indicherebbe il numero degli iugera
del fondo o la distanza miliaria da Alba, da cui giungeva la strada
per Acqui. Un altro toponimo della zona, il cosiddetto "colle
dei Saraceni", sembra invece collegarsi al ricordo di una delle
battaglie che, nel 933, provocarono la sconfitta e la cacciata dei
saraceni dalle terre del contado di Acqui. Il villaggio fu dapprima
possedimento dei marchesi di Savona, poi nel 1202 i signori di Vinchio
cedettero le loro parti del castello al comune di Asti, che nel
1250 fece rinnovare le opere di difesa per fronteggiare i marchesi
di Incisa. Nel 1355 il marchese di Monferrato, Giovanni II, fu investito
del feudo dall'imperatore Carlo IV. Nel 1386 Ludovico di Orléans
riunì nuovamente Vinchio alla città di Asti. Nel Seicento,
durante la guerra di successione del Monferrato, il castello venne
danneggiato irreparabilmente; nel 1635 subì anche l'assalto
dei banditi capeggiati da Stefano Re, e nel 1815 venne definitivamente
demolito.
La settecentesca Parrocchiale dei Santi Marco e Vincenzo e il Palazzo
del municipio sorgono nella parte del paese un tempo occupata dal
castello.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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