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Andezeno
(To)
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Parrocchiale San Giorgio
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Chiesa dei Batù
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Passaggio lato Parrocchiale |

Villa San Carlo |
Andezeno, piccolo comune del Chierese, è situato
sulle estreme pendici della collina torinese, in direzione del Monferrato.
Sull' origine del toponimo sono state avanzate diverse ipotesi: il Casalis
lo fece derivare da ante coenum (davanti allo stagno), il Villa
da ante cellas (davanti alle celle monastiche), il parroco don
Gribaudo da ante coelum (davanti al cielo). Oggi gli studiosi
di toponomastica concordano con quanto proposto dall'Olivieri che rimanda
a un derivato in -ellus del personale gallo-latino Andicus, da cui sarebbero
derivati i nuclei abitativi di Andico (poi scomparso) e di Andicello da
cui Andsèn e l' attuale Andezeno.
Nel 1992 il paese ha festeggiato il millenario della sua storia con una
serie di manifestazioni che si sono concluse con un convegno a cui hanno
partecipato studiosi di varie discipline.
Andezeno però vanta origini più antiche. lnsediamenti abitativi
erano già presenti in epoca romana (e forse preromana); confermano
questa ipotesi i casuali scavi che hanno portato alla luce sulla collina
di San Giorgio, dove era ubicata l'antica Andezeno, numerosi cocci di
vasellame di diversi tipi, una tegola con bollo di fornace, un fondo di
vaso cinerario. Altri reperti, quali un frammento di lapide e laterizi
vari furono inseriti nei muri della piccola Chiesa di San Giorgio al cimitero
all'epoca della costruzione. Sul territorio inoltre sono individuabili
tracce dell'antica centuriazione.
Il 992 è l'anno in cui ricorre la prima memoria scritta del luogo;
essa è contenuta in un diploma dell' imperatore Ottone III di conferma
all' Abbazia di Breme di molti possessi tra cui Andesellum.
Nell' alto Medioevo il territorio fu organizzato in celle monastiche dipendenti
principalmente dall' Abbazia di Breme, ma terre e diritti sul luogo vantarono
anche altri enti ecclesiastici quali l'Abbazia di Nonantola e il Capitolo
dei canonici di Torino.
I conti Biandrate di San Giorgio divennero signori di Andezeno nel 1234,
ma la loro signoria contrastava con le ambizioni e gli interessi del vicino
comune di Chieri che sempre appoggiò gli andezenesi contro i propri
feudatari accordando loro asilo e protezione. Dopo decenni di conflitti
piccoli e grandi e un tentativo di pace nel 1260, la cosiddetta pace in
castro Andexelli, nel 1290 i Biandrate si rassegnarono a vendere Andezeno
ai chieresi. Il luogo divenne feudo dipendente dal diretto dominio di
Chieri, ma godette di una certa autonomia amministrativa con un proprio
consiglio alla guida della comunità.
Nel 1619 Giovanni Battista Gabaleone fu investito, con titolo comitale,
del luogo; successivamente vantarono diritti feudali anche i Balbiano
poi conti d' Aramengo.
Da vedere:
La Parrocchiale di San Giorgio, patrono di Andezeno,
opera dell'architetto Casasopra, fu eseguita fra il 1753 e il 1759 dopo
anni di discussioni sull'opportunità o meno di abbattere la vecchia
parrocchia divenuta fatiscente e troppo angusta.
La chiesa è a navata unica rettangolare con sei cappelle, tre per
lato, comunicanti; il soffitto a botte è affrescato. Sotto l'altare
maggiore, in un'urna riccamente cesellata, è conservato il corpo
di Santa Giustina, protettrice dei frutti della terra, festeggiata tutti
gli anni nell'ultima domenica di ottobre.
Nella piazzetta sottostante la parrocchiale si erge la Confraternita di
San Marco o Chiesa dei Batù, fatta erigere tra
il 1597 e il 1603 dalla Compagnia dei Disciplinandi o dei Battuti sotto
il titolo del Santissimo Nome di Gesù. Al patrimonio della chiesa
appartiene una vera rarità, una grande pala d'altare del 1663 a
firma Amanzio Prelasca, un pittore che lavorò nei cantieri ducali
a Torino, e del quale fino ad ora non si conoscevano soggetti di carattere
sacro.
A poca distanza dal paese sorge la piccola Chiesa di San Giorgio al cimitero
in stile romanico-lombardo. I lavori di restauro effettuati nel 1959 hanno
evidenziato la natura più antica della chiesa, più piccola
dell'attuale, costruita con materiale di recupero di epoca romana. Nel
XII secolo fu ristrutturata ed ampliata, con l'aggiunta dell' abside,
da maestranze lombarde.
Un'interessante testimonianza del passato di Andezeno è offerta
dal Museo Balbiano che conserva oggetti della vita quotidiana contadina.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi
Editore)
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