Il
comune posto in una fertile zona collinare ai confini con la regione
del Monferrato, è ricco di acque e un piccolo torrente lo
divide dalla frazione di Lovencito.
Il toponimo risulta composto dal sostantivo "monte" e
dall' aggettivo "rotondo", e allude quindi alla conformazione
del rilievo collinare. Le attestazioni più remote che riportano
il nome risalgono al XIII secolo, la più antica delle quali
"Monte Rotundo", è del 1216.
Le vicende storiche del comune sono legate a quelle più generali
del Chierese; infatti, entrato a far parte, intorno al 1250, della
repubblica chierese da allora ne seguì le sorti.
Possedimento congiunto dei Savoia e dei Savoia-Acaia dal 1347, a
partire dal 1418 divenne dominio sabaudo a tutti gli effetti.
Fu feudo di molte e illustri famiglie: i Biandrate di San Giorgio,
i Rivalba, i Solaro di Govone e dal 1581 gli Scaravelli di Givoletto.
Nella prima metà del Settecento, avendo Carlotta Delfina
Scaravella sposato il marchese di Montaldo, Ignazio di Faussone,
portò in dote a questa famiglia il feudo di Moriondo e Lovencito.
Ai Faussone sono da attribuire le importanti migliorie strutturali
apportate al castello di Moriondo che venne trasformato da fortezza
cinta di mura e bastioni a dimora signorile.
Il Castello di Moriondo è di ongme antichissima. Vi si accede
da una torre in mattoni, con coronamento di merli ghibellini, nella
quale si apre un arco. Le più importanti ristrutturazioni,
che modificarono l'aspetto dell' edificio, furono fatte per volere
di Gioachino Faussone verso la metà dell'Ottocento. La Parrocchiale
di San Giovanni Battista risale alla metà del XIX secolo.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)

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