Premiata panetteria Sorasio, situata in corso
Casale 91, il proprietario in posa con la famiglia nel 1904. Ristrutturata
la facciata, il locale è ancora oggi occupato da una panetteria.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Alleanza Cooperativa Torinese distributore n°33,
situato in via S.Ottavio angolo via Artisti. Nel 1931 questo ente
contava già 64 negozi ed era proprietario di numerosi stabili
in città.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Nel 1914 la famiglia Gindro possedeva due nogozi
di macchine da cucire, uno in corso Giuglio Cesare1 e l'altro
in via S.Domenico angolo via Bellezia(foto). Ora è occupato
da una orologeria.(2004)
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Negozio di generi alimentari situato in via
Gioberti53. Il titolare Paolo Bussoli lo gestì dal 1918
al 1928. Il locale, che ha conserbato l'aspetto esteriore, attualmente
vuoto(2004).
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Il salsamentario Andrea Susa, con moglie e commessi
in posa nel 1926, davanti alla Grande Salumeria e Gastronomia
in corso Casale 99.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Nel 1910 la farmacia chimica Porta Susa era
di proprietà del dottor Muggia. Esiste tuttora in corso
Francia 1 bis.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Forse pochi sanno che a Torino vi è
un monumento a Galeno. Eppure gli passano davanti in molti, ma non
vi fanno caso. Questo illustre medico nato nel 129 dopo Cristo curò
le ferite riportate da molti gladiatori e scrisse più di
250 libri. A Torino è rappresentato in un busto di pietra
che fa da frontespizio, in via Garibaldi, sulla facciata di una
delle farmacie più antiche della città, farmacia Chimica
Tullio Bosio.
da Calendari Piemontèis Ed. Il Punto Piemonte
in Bancarella |
Negozio per la vendita di Macchine da cucire, fonografi, velocipedi
della Ditta Luigi Mestrallet, situato in piazza Carlo Felice 8 ove
venne aperto nel 1891. Nel 1911 fu trasferito in corso Casale 38.da Alberghi-Ristoranti-Caffè-Negozi della vecchia
Torino. Ed. del Capricorno |
Spaccio carne bovina e ovina in via Ornato (Borgo Po)1915. Attualmente
la casa, restaurata negli anni '90, non ospita più negozi.
da Alberghi-Ristoranti-Caffè-Negozi della vecchia
Torino. Ed. del Capricorno |
Un anziano impagliatore di sedie in una strada
di Torino nel 1930 sotto lo sguardo attento di un giovane spazzacamino.
da Almanac Piemonteis Ed. Il Punto Piemonte in Bancarella
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Scuola di cucito in un cortile di Torino
Si noti come soltanto l'insegnante, una suora,
abbia la macchina da cucire, attrezzo che si poteva acquistare solamente
a scuola conclusa ed in base alle disponibilità finanziarie. |

Fotografia del 1890 di alcune "caterinette"
come venivano chiamate le sartine, dal nome della loro patrona
Santa Caterina di Alessandria d'Egitto, eroica martire, ma che
non risulta abbia mai preso in mano ago e filo
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Laboratorio di sartoria in via Revello,1937
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Una sartoria degli anni venti. Il proprietario,
con la paglietta, si compiace di mostrare la schiera delle sue
"caterinette". Ai fianchi del titolare due "figuriniste"
e alcuni sarti e "tagliatori". Forza lavoro sottopagata
benchè l'orario fosse massacrante (10-12 ore) e le apprendiste
non erano pagate del tutto.
da Calendari Piemontèis Ed.
Il Punto Piemonte in Bancarella
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Qui due anziani, riparatori di ombrelli, uno in una strada di
Torino nel dopoguerra, l'altro in una piazza di paese
da Almanac Piemonteis e 365 Volte Piemonte Ed. Il
Punto Piemonte in Bancarella |
Bagnor al lavoro
Nel secolo scorso Torino era assai più pulita di
quanto lo è oggi, sia per l'educazione civica dei Torinesi sia per
la cura con la quale gli spazzini pulivano le strade. Questa foto
del 1912 ritrae un bagnor ossia un innaffiatoio stradale
a trazione animale, che innaffia le strade per facilitare il lavoro
degli spazzini e bagnare il selciato durante la calura estiva.
Lungo il Po tra i tanti mestieri vi era quello dello straccivendolo
che accumulava la sua merce lungo la riva ed alcune volte una risciacquata
non faceva male. da Torino Anni 20 Ed.Valentino foto di M.Gabinio |

La più diffusa delle attività lavorative
sul Po era rappresentato dalle lavandaie. In primo
piano, barche e lavandaie sul greto del fiume; sullo sfondo il ponte
in ferro che copre parzialmente quello provvisorio in legno.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)

Anche dalle parti di piazza Crimea era tutto uno stender di
panni |


La parte del fiume di fronte ai Murazzi dove erano
insediate le fabbriche. Nonostante la presenza di queste le lavandaie
lavorano anche qui e lasciano i panni stesi ad asciugare sulla riva
adiacente.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) |

Siamo appena dopo il ponte Regina Margherita,
zona della città chiamata un tempo Moschino. Anche qui una
bella inquadratura di lavandaie all'opera. Un'ottimo
primo piano sull'erta scoscesa del Po che scorre verso la collina
di Superga.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) |
Un'altra antica attività svolta sul fiume
è stata quella dei renaioli (sabbiuné). Costoro usavano
un lungo remo per guidare la barca verso i banchi di sabbia. Questa
era estratta dal Po usando una grande pala piegata, opportunamente
costruita per tale lavoro.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) |
Caricata con precisione sulla barca (brucel) in
notevole quantità, la sabbia veniva poi scaricata sulla riva
(piarda) e, ricaricata sul "tombarel" (carro a bilico
con cassone), veniva portata ai cantieri.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) |
Nella foto si vede la sponda del Po, all'altezza
del Valentino. Questa era la piarda più grande adibita all'attracco
dei barconi colmi di sabbia. Lo spiazzo è gremito di lavoranti
addetti ognuno alle varie mansioni.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa) |