TORINO
ALTRI PALAZZI
(ANONIMI)

IL BORGO MEDIEVALE DEL VALENTINO


Piacevole la visita ai sotterranei della Rocca e il Borgo, ricostruzione di tipici castelli piemontesi del '400 (imitazione dei castelli di Fénis, Issogne, Verrès, Montaldo, Strambino, Rivara, Malgrà, Manta e Verzuolo).Inaugurato per l'Esposizione Generale del 1884.

 

CLIP DEL BORGO

DA RAI BELLITALIA (7' 52")

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Il Villaggio Medievale costituisce oggi una delle maggiori attrattive per i forestieri e per gli stessi Torinesi, racchiude tutti gli elementi del Quattrocento piemontese, con particolare riguardo alle valli d'Aosta e di Susa, al Canavese ed all'Astigiano, a Torino, Chieri, Chivasso, Ciriè, Pinerolo, Saluzzo, Cuneo e loro dintorni. Fénis diede il modello della croce lignea collocata all'ingresso del Borgo e Bussoleno quello delle mura merlate. Ulzio, la fontana pubblica ed Oglianico quello della torre.

IL CASTELLO DEL VALENTINO

Vista dal Po

Edificio realizzato e ristrutturato in più fasi a partire dalla seconda metà del Cinquecento(1630-1660) su volere di Madama Cristina. Rappresenta uno dei più interessanti esempi della architettura barocca. Curiosità: nel 1812, dal cortile del castello prese il volo (su mongolfiera) madame Blanchard, alla quale compete il titolo di prima donna aeronautica.

Oggi è sede della facoltà di Architettura

IL PO E IL VALENTINO VISTI DALLA TV LEONARDO(4'11")
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IL PARCO

LA CITTADELLA

Il mastio della cittadella, restaurato da Riccardo Brayda nel 1893

Una delle garitte angolari

La cittadella costruita nel 1564 poi con il passare degli anni venne sempre più ampliata fino a raggiungere le dimensioni che si vedono nella piantina sottostante. La cittadella fu sede di scontro con i francesi con l'assedio del 1706, si presentava come un'enorme stella pentagonale, che copriva una superficie di 74 giornate e 53 tavole, pari a circa ventotto ettari. I robustissimi muri di cortina, costituenti i lati del pentagono ed i cinque bastioni, sorti ai loro vertici, facevano dell'opera un apparato difensivo formidabile. Purtroppo, nell'ottocento, Torino fu privata delle sue fortificazioni: Napoleone Bonaparte decretò l'abbattimento della cinta bastionata, ma risparmiò la cittadella, che fu rasa al suolo dagli stessi torinesi a partire dal 1852. Le motivazioni che ne indussero l'abbattimento, a parte le ragioni di evoluzione urbanistica, privarono la città di un'opera che sarebbe stata di sicuro richiamo per studiosi e turisti, testimoniando in modo indelebile gli eventi di un passato eroico da non dimenticarsi. Il mastio della cittadella è l'unica parte emergente della fortezza salvatasi dalla distruzione ottocentesca. Ora è Museo dell'Artiglieria.

 

La scala presso la quale Pietro Micca morì da eroe nella notte tra il 29 e il 30 agosto 1706. Si può visitare accedendo dal Museo intitolato al giovane minatore.( via Guicciardini 7)

 

PIANTA DELLA CITTADELLA

Redatta dal Colonnello Pietro Magni sul tessuto urbano del 1910. Scala 1:2.150 (stralcio dall'originale, comprendente anche le opere di difesa e di attacco nell'assedio del 1706)

BASTIONI
  1. = del Duca
  2. = San Lazzaro
  3. = Beato Amedeo
  4. = San Maurizio
  5. = di Madama
MEZZELUNE
  1. = della Porta di Città
  2. = degli Invalidi
  3. = di San Lazzaro
  4. = della Porta del Soccorso
  5. = di San Maurizio
C = controguardie

M = mastio

P = pozzo o "cisternone"

T = tagliata reale

PALAZZO MADAMA


Esterno


Interno

Collocata al centro di Piazza Castello, a cui indirettamente da il nome essendo parte integrante del 'castello' costituito dalle vecchie porte romane (Porta praetoria) adiacenti ad esso. Di epoca settecentesca e di disegno Juvarriano è la grandiosa facciata che dà su Via Garibaldi, fu sede del Senato Subalpino e poi Italiano; oggi è sede del Museo di Arte Antica (1863). Perchè Madama?: Madama Bona, moglie di Ludovico, fu la prima tra le Donne di Casa Savoia ad abitare il castello, da allora si chiamò Palatium Dominae o Palazzo di Madama.

 

PALAZZO REALE

 

Sede del governo e della corte fino al 1865, data del trasferimento della capitale a Firenze. Realizzato da Carlo di Castellamonte nel 1658 per Madama Cristina di Francia sui resti del vecchio palazzo vescovile, conserva al suo interno un bellissimo parco giardino, i Giardini Reali. Si dice che il Palazzo sia frequentato da tre entità "fantasmiche", una delle quali era solita comparire nell’imminenza delle sciagure che colpivano la città o la dinastia sabauda.

 

PALAZZO DELL'ARMERIA REALE
Incorporato nel blocco architettonico che si affaccia su piazza Castello, fra l'attuale sede della Prefettura e gli edifici che fanno parte del complesso di Palazzo Reale, l'Armeria è punto d'obbligo per una visita alla Torino più storica e sabauda. Fondata da Carlo Alberto nel 1833, con l'ingresso sotto i portici verso Palazzo Madama, risulta il punto più visitato dai turisti. Occupa la Rotonda, decorata dal Palagi, dal Bellosio e dal Gonin, e la Galleria disegnata da Benedetto Alfieri e dipinta nel soffitto dal Beaumont che vi lasciò cinque affreschi.

MUSEO DELL'ANTICHITÁ E RESTI TEATRO ROMANO

Su di un'ala del Palazzo Reale si trova il Museo dell'antichità con di fronte i resti di un teatro romano proprio di fianco al Duomo in via xx Settembre.

Ingresso del Museo

Lato giardini verso corso regina Margherita

PALAZZO DELLA GIUNTA REGIONALE

Dando le spalle al Palazzo Madama e guardando verso via Garibaldi ci troviamo di fronte il palazzo della Regione.

TEATRO REGIO

Sull'angolo di piazza Castello, al numero civico 215, fra il Palazzo della Prefettura e via Verdi, sorge l'edificio del Teatro Regio, di notevole importanza anche sotto il profilo storico, pur non avendo sulla piazza una facciata esterna che lo caratterzzi. La costruzione ebbe inizio nella primavera del 1738 e fu inaugurato il 26 dicembre 1740 con l'opera Arsace. Nella notte del 9 febbraio 1936 un'incendio lo distrusse; uno dei grandi disastri cittadini più ricordati a Torino. Dopo vari progetti presentati e molteplici contrasti, nel 1966 fu approvato il progetto di Carlo Mollino e Marcello Zavellani Rossi e i lavori iniziarono nel settembre 1967. Il teatro ebbe una solenne inaugurazione la sera del 10 aprile 1973 con i Vespri Siciliani di Verdi.

GALLERIA SAN FEDERICO

Prende il nome dal Santo cui un tempo era dedicato l’intero isolato, questa bellissima galleria innestata tra piazza San Carlo, via Roma e via Viotti. Aperta nel 1933 - anniversario della marcia dei fascisti su Roma.

GALLERIA SUBALPINA

Galleria che unisce piazza Castello con piazza Carlo Alberto costruita nel palazzo Nomis di Pollone dal Carrera(1874). Si può dire un'antesiniana dei centri commerciali odierni.

STAZIONE DI PORTA NUOVA

(già imbarcadero di Genova: un baraccone di legno, con l'ingresso da via Nizza, dotato d'una tettoia di ferro che fu poi ceduta al Circolo equestre ginnastico di Via San Quintino) è vanto degli architetti Alessandro Mazzucchetti, progettista, e Carlo Ceppi, che la portarono a compimento fra il 1865 e il 1868.

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