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PALAZZO CARIGNANO |
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Vista da Palazzo Madama |
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Il cortile
del Palazzo |
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Il retro del Palazzo su Piazza Carlo Alberto |
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Edificato dal Guarino Guarini tra il 1679-1685 per ordine
di Emanuele Filberto(principe sordo-muto). Qui nacque il primo re
d'Italia Vittorio Emanuele II, come annuncia il cartiglio di Carlo
Ceppi che sovrasta il balconcino della facciata, al contrario per
la nascita di Carlo Alberto a cui venne dedicata una miserrima targa
in rame. Non si può oggi visitare senza commozione la sala del Parlamento,
sapendo che fu lasciata com'era al momento del suo esonero dal servizio,
dopo la proclamazione del Regno d'Italia. Attualmente ospita il
museo del risorgimento Italiano.
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PALAZZO
ACCADEMIA DELLE SCIENZE |
Sul fondo della piazza Carignano si erge il massiccio
palazzo dell'Accademia delle Scienze (1678) costruito dal
Guarini per il Collegio dei Nobili su richiesta di Madama
Reale Giovanna Battista. Sede della Galleria Sabauda e del
Museo Egizio | |
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Lo scalone della Galleria Sabauda |
Una sala della Galleria |
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PALAZZO UNIVERSITA' DEGLI STUDI
Al n° 17 di via Po non si può non vedere l'ingresso del
palazzo dell'Universita degli Studi, anche se il vero ingresso è
dalla parte opposta in via Verdi. Il
palazzo è inserito nell'ambito della "zona di comando"
tra gli uffici governativi. Realizzato in occasione della riforma
del sistema d'istruzione voluta da Vittorio Amedeo II, fu progettato
da Michelangelo Garove a partire dal 1712 e portato a termine entro
il 1730 con interventi di Antonio Bertola, Giovanni Antonio Ricca
e Filippo Juvarra, Bernardo Antonio Vittone (progetti non realizzati,
1740 ca. Il cortile d'onore è disposto parallelamente a via della
Zecca (attuale via Verdi), preferita al taglio obliquo di via Po
anche per l'ingresso principale. Il portico e il loggiato sono caratterizzati
da colonne a rocchi alternati, il cui disegno riprende modelli francesi.
Il portale su via Verdi è opera di Giuseppe Maria Talucchi (1834).
PALAZZO
BAROLO |
La facciata |
Lo scalone interno |
Il
lato di via delle Orfane |
Il
lato verso via Corte d'Appello |
Via delle Orfane 7. L’anima della Torino sabauda: il
cantone di Santa Brigida. E’ qui che sorge
Palazzo Barolo(1692). Questo è il più antico nucleo quadrato
della città, un tempo delimitato dalla struttura dell’accampamento
romano. Il Palazzo ha, come tutti i “grandi” una lunga e importante
storia alle spalle, fatta di nomi nobili e di antiche famiglie.
Il suo fondatore fu il conte Giacinto Antonio Ottavio Provana di
Druent ( Monsù Druent) estroso personaggio dell'epoca. La
figlia, Elena Matilde, sposò Gerolamo Gabriele Faletti di Barolo
(1695) in un matrimonio nato sotto cattivi auspici, il crollo dello
scalone, la dote non versata al genero e la separazione che portò
il suicidio di Elena 6 anni dopo. Dopo la morte di Monsù Druent,
i Faletti di Barolo divennero proprietari e fecero ulteriori opere
chiamando l'architetto Benedetto Alfieri. La moglie del Faletti,
Giulia Colbert marchesa di Barolo, si distinse per la profonda religiosità
e fondò l'Opera Barolo che ancora oggi vige nel palazzo. In
questo palazzo visse tra il 1834 ed il '54, Silvio Pellico dopo
la reclusione allo Spielber.
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PALAZZO SCAGLIA DI VERRUA
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La
facciata |
Stemma
sul portone d'ingresso |
Via Stampatori 4. Primo e più importante esempio del
Rinascimento piemontese a Torino, il palazzo fu a partire dal Duecento
la residenza della famiglia Scaglia, una delle più in vista tra
le famiglie sabaude. La facciata ed il dortile del palazzo si contraddistinguono
per i loro affreschi, un dettaglio per il resto quasi del tutto
assente nei palazzi torinesi. In questo caso le raffigurazioni rappresentano
divinità e personaggi tra i quali forse gli stessi proprietari.
CASA FLORIO NIZZA |
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Via Bertola 20 angolo via S. Francesco d'Assisi.
Capolavoro del 1902 di Velati Bellini. Il palazzo concentra
il massimo del suo fascino nello smusso dell'angolo, caratterizzato
dal bovindo (buindo) coronato da un balcone dalla pregevole
inferriata.
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PALAZZO
BELLIA |
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via Pietro Micca, 4 - 8 Imponente
palazzo eclettico, costruito nel 1892 dall'architetto Carlo
Ceppi; è caratterizzato da bovindo coronati da logge
e da elementi decorativi in litocemento.
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PALAZZO ASSICURAZIONI
GENERALI VENEZIA
All'incrocio di via Pietro Micca e via Cernaia,
di fronte alla Fontana Angelica, vi è questo bel palazzo
realizzato dal Fenoglio nel 1909 di puro gusto liberty francese.
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PALAZZO
DELL'ENEL |
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Dal giardino all'inizio di via Cernaia, quasi sfondo ideale
al monumento ad Alessandro Lamarmora, si scorge il Palazzo
dell'Enel, monumentale nel suo insieme, soprattutto per la
facciata, con gruppi allegorici del Rubino. |
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PALAZZO LASCARIS
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Fu costruito tra il 1663 e il 1665 per Giovanni Battista
Beggiamo dal luganese Domenico Bernardi, su disegno attribuito ad
Amedeo di Castellamonte. Della complessa vicenda architettonica
e decorativa permangono i segni nell'atrio e nella struttura del
portico-loggiato. Interessanti gli interventi del 1884 di gusto
storicista voluti dal Banco di Sconto e Sete che, oltre lo zoccolo
in pietra della facciata e la balaustra del balcone, fece erigere
in forme neobarocche i portici-loggiati laterali.
I bombardamenti dell'ultimo conflitto causarono
la perdita decorativa di quasi tutte le sale del primo piano e in
particolare del salone centrale dipinto nel 1694 dal Legnanino.
I restauri hanno riportato alla luce il fregio in stucco e gli affreschi
al primo piano e alcune decorazioni dirette da Giovanni Battista
Borra e Carlo Emanuele Rocca (1748). Il palazzo è oggi sede del
Consiglio Regionale del Piemonte.
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