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La Mole AntonellianaAltre
immagini |
Durante la sua costruzione (luglio 1884). In occasione della
prima Esposizione Internazionale la ditta Gondrand proponeva
un'ascensione in mongolfiera al prezzo di cinque lire. La
sera del 10 agosto mentre infuriava un temporale, il pallone,
ancorato al suolo, venne incenerito da un fulmine.
dal Calendari Memoria dël Temp 1992
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dopo e prima il nubifragio dell'11 agosto 1904 |
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I danni e la ricostruzione
dopo l'uragano del 23 maggio 1953
da Memoria del Temp Ed. Il Punto |
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I lavori per la costruzione della Mole iniziarono
nel 1863. L'edificio, il più alto in muratura d'Europa(m.167), progettato
dall'architetto Alessandro Antonelli (1798-1888), doveva ospitare
all'origine un tempio israelitico. Acquistata nel 1878 dal Comune,
che stanziò 40.000 lire di allora per il completamento della cuspide,
la Mole fu terminata nel 1897, divenendo sede del Museo del Risorgimento
(oggi museo del cinema). La struttura della cupola, interamente
in mattoni, si sviluppa secondo una trama di nervature reticolari,
capace di resistere a enormi sollecitazioni. Inizialmente sulla
punta era posto un angelo alto 3,60 m e del peso di 3000 kg, ma
l' 11 agosto 1904 un nubifragio lo fece cadere, fermandosi, per
fortuna su un terrazzo sottostante(come si vede nella prima foto).
Venne messa allora una stella; di nuovo un forte uragano il 23 maggio
1953 alle ore 19,25 lo distrusse insieme a 47 metri di costruzione,
che per fortuna non caddero orizzontalmente, ma perpendicolari alla
Mole, evitando cosi le case sottostanti. I lavori di ripristino
si conclusero il 31 gennaio 1961 con una nuova stella sulla vetta,
esteriormente identica all'originale, ma rinforzata.
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1953 Mole decapitata
(da Archivio Luce 52" )
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Ricostruzione Mole
(da Archivio Luce 36" )
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Immagini dai Monti dei Cappuccini con la Mole prima e dopo la
decapitazione
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da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
In questa foto si vede l'antica casa Montù, posta all'angolo
tra via Po e via Motebello ed in primo piano due vetture tranviarie.
Vista da via Montebello lato corso San Maurizio in data non
definita. |
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da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Via Sant' Ottavio
Angolo via Santa Giulia. La casa in stile Liberty
a tre piani che vediamo sulla sinistra è ancora ora esistente
e ristrutturata
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da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Monumento a Carlo Nicolis di Robilant
Generale, ministro, ambasciatore, nato a Torino
nel 1826 e morto a Londra nel 1888. Inaugurato nel maggio 1900,
è situato nei giardini di piazza Cavour. La statua in bronzo
è oera dello scultore Giovanni Ginotti.
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Aiuole BalboAltre
immagini con i giardini Cavour
Simmetricamente disegnato il giardino Balbo contiene
al centro il monumento a Daniele Manin, opera del Vela e quello
dedicato a Cesare Balbo. E' posto tra le vie Cavour e dei Mille,
San Massimo e Accademia Albertina. |
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Piazza BodoniAltre
immagini
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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In queste foto si vede ancora, al posto dell'attuale
Conservatorio musicale Giuseppe Verdi, l'edificio del mercato dei
combustibili, abbattuto negli anni Venti del Novecento.
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Piazza Mazzini, via Dei Mille angolo via Andrea
Doria, monumento a Giuseppe Mazzini, opera costruita nel 1917 da Luigi
Belli e ristrutturato nel 2005
da Torino Anni 20 Ed.Valentino foto di M.Gabinio
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Dopo un primo impianto mal riuscito risalente al 1884, l'ing. Ferretti
costruì nel 1885 la funicolare a tracciato rettilineo su
piano inclinato con pendenza del 20% e una lunghezza di 120 metri.
All'inizio della seconda guerra mondiale la funicolare finì
il suo servizio con sommo rammarico dei torinesi.. In primo piano
si nota la stazioncina di partenza, costruzione in legno che veniva
pomposamente chiamata stazione. La scritta avverte che la cabinetta
partiva anche con un solo passeggero e che la corsa costava 15 centesimi.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Foto del 1935. A sinistra, il viale alberato che si inerpica è
quello che conduce alla Villa della Regina, più a destra,
quasi al centro, la funicolare Ferretti. In riva al Po a sinistra
i primi stabilimenti metalmeccanici della Way Assauto. Al centro
un gruppo di lavandaie e a destra gli stabilimenti Diatto, prima
fabbrica di automobili a Torino.
dal Calendari Memoria dël Temp 1991
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Il
panorama del Monte dei Cappuccini con la Mole sullo sfondo visti
dalle colline di San Vito (anni '50)
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In questa foto si notano nella foto delle grandi case alla destra
del ponte, cioè all'inizio di corso Moncalieri; tali edifici furono
abbattuti nei primi del 1900 per fare posto ai giardinetti che
dal corso vanno fino alla riva del Po.
da Immagini di Torino d'Altri Tempi (La Stampa)
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Sempre attorno al 1897, con barcaioli, le pale di un mulino,
la funicolare dei Cappuccini e, sul ponte, il tramvai a vapore
Torino-Moncalieri.
da 365 Volte Piemonte Ed. Il Punto Piemonte in
Bancarella
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A destra della Gran Madre, in corso Moncalieri 1, il Caffè delle
Vigne, nome derivato dai vigneti posti verso il Po, eliminati nei
primi del Novecento con l'avvento del cinema muto dagli Studios
Italiani per esegenze cinematografiche. Nei primi anni '60 prese
il nome di Gran Bar.
da Alberghi-Ristoranti-Caffè-Negozi della vecchia
Torino. Ed. del Capricorno
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Case sulla riva destra del Po presso la Gran Madre ed il ponte di
Pietra (Vittorio E. I) - 1900 (foto Mario Gabinio) |
Le stesse case con cortile riprese dal ponte di Pietra - 1900
- All'epoca Borgo Rubatto (foto Mario Gabinio)
Altre
immgini del Rubatto
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Le piscine sul Po
Sul Po nella seconda metà dell'Ottocento esisteva una insolita struttura che animava l'estate dei torinesi, piscine galleggianti, protette da un grande velario per la riservatezza dei bagnanti. |
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Da dietro la Gran Madre di Dio parte la via che
porta a Villa della Regina, vera è propria Vigna Reale a
disposizione di Madama Cristina, fino agli anni '70 adibita a collegio
femminile delle "Figlie dei Militari".
Appena dopo la Villa vi è una strana costruzione ottogonale,
che nell'immagine proposta porta il nome «Colonia 3 gennaio».
Questa struttura è di proprietà dell'Istituto La Salle
come Centro incontri e casa per ritiro religioso. Singolare opera di
riuso di una struttura muraria incompiuta per tempio votivo tardo-ottocentesco.
Il riuso, risalente al 1974, fu conseguente ad un progetto dell’architetto
Mario Roggero (già preside della facoltà di Architettura)
di preesistenza incompiuta (1884) progettato dall’architetto
Bertinaria |
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Torino vista da Villa
Genero e da Villa Rey
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IL BORGO MEDIEVALE E IL VALENTINO
Altre
immagini
Per l'Esposizione del 1884 si è creata questa perfetta
riproduzione, su modelli valdostani e piemontesi (Fenis, Issogne
e Challant), di un castello feudale con il suo borgo. Adesso, qui
vengono giovani sposi a farsi fotografare dopo le nozze. Nella foto,
il Borgo non ancora ultimato, manca la fontana dei melograni. |
Borgo Medievale esterno (foto del 1890 ca)
da supplemento de La Repubblica e
de La Stampa
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Borgo Medievale interno
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Il borgo in occasione di Italia 61 |
Lo sapevate che nel 1913 al Valentino transitava il tram?
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Cartolina pubblicitaria che reclamizzava l'ambiente medievale
del Ristorante San Giorgio |
Borgo Medievale (1943) |
Castello del Valentino dalla parte del Po (1899) |
Ingresso Castello del Valentino (1943) |
Passeggiata di bimbi con baglia e mamma al Valentino lungo
le sponde del Po |
Monumento ad Amedeo di Savoia Duca d'Aosta posto all'ingresso
del Valentino in corso Massimo d'Azeglio |
Corso Valentino (oggi Corso Marconi)
Vista dall'belisco posto in prossimità di via Nizza. Era detto
appunto corso Valentino per le ovvie ragioni che porta direttamente
all'ingresso del Castello del Valentino |
Laghetto del Valentino (foto Mario Gabinio)Nel 1864 il Comune acquista il terreno dell'attuale parco del Valentino, ma solo nel 1877 inizia i lavori per la sistemazione. Nel 1884 il parco subisce una nuova conformazione dei viali in occasione dell'Esposizione Generale di Torino. Ed è in quella circostanza che viene costruita anche la "Vaccheria Svizzera", dove ora c'è lo Chalet. |
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La Fiat in corso Dante
& del Lingotto |
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SCAF (Scuola Centrale Allievi Fiat) 1955 |
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da supplemento de La Stampa
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Lingotto 1928 |
Lingotto 1931 - Uscita maestranze |
Una linea di produzione al Lingotto nel 1918 circa |
Fondata la Fiat nel 1899, si costruì la fabbrica
su 12 mila metri quadrati. Nel marzo del 1900, all'inaugurazione
ufficiale, sono state presentate una decina di auto che raggiungevano
i 40 km all'ora e costavano 4200 lire, circa 25 milioni d'oggi.
La fabbrica venne ingrandita finché nel 1916, Giovanni Agnelli disse:
"A basta pi nen". E acquistò terreno al Lingotto. In quei
anni nacquero altre fabbriche automobilistiche: Itala, Spa, Seat,
Ceirano, Chiribiri, Lancia, Taurinia, Temperino, ecc. Alcune chiusero,
altre passarono alla FIAT
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