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Monale(At)
da www.panoramio.com |
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Poco prima di giungere a Baldichieri, lungo la statale per Torino,
si incontra sulla destra lo svincolo per Monale, paese situato su
una modesta altura.
Sull'origine del nome l' Oliveri (1965) avvicina Monalis,
attestato già alla fine del XII secolo, alla parola piemontese
"mun" , mattone, allusiva ad un terreno adatto
alla produzione di mattoni. In effetti il territorio di Monale risulta
geologicamente piuttosto interessante essendo formato da colline
sabbiose dove si sono rinvenuti resti di fossili marini risalenti
al Pliocene e al Quatemario.
Il concentrico di Monale è caratterizzato dalla posizione
dominante del suo castello che si presenta come un' imponente struttura
ben conservata, e dall' edificio denominato "la Bastita"
completamente intonacato di bianco, dal quale si staglia una torre
a pianta quadrangolare. Dai documenti pervenuti sino ai nostri giorni
risulta che i signori di Monale esercitavano la loro giurisdizione
sul paese da un castello antecedente l'attuale, sito sul bricco
di San Giovanni, fortilizio che i proprietari vollero donare al
vescovo di Asti nel 1161 per sottrarsi al dominio del comune astese.
Comunque il controllo sul territorio da parte del vescovo venne
meno già alla fine del secolo quando i signori del luogo
decisero di stringere alleanza con il comune. Nel corso del Duecento
decaddero i signori di Monale, appartenenti all'antica aristocrazia
rurale, per essere sostituiti dai Gardini, alcuni dei quali erano
esponenti di rilievo in seno all' amministrazione pubblica.
Le lotte tra guelfi e ghibellini non risparmiarono neppure Monale:
il castello venne distrutto e smantellato agli inizi del Trecento
dalle famiglie guelfe e dalle forze militari capitanate da Guglielmo
di Mombello, podestà di Asti. Venne quindi costruita una
bastita, cioè una costruzione militare in legno e fascine.
Alla fine del Trecento furono infeudati della signoria di Monale
gli Scarampi di Asti i quali costruirono l'attuale castello (1387)
in posizione sopraelevata rispetto alla bastita, la quale diventerà
parte integrante del feudo stesso, tanto che gli Scarampi si fregiarono
del titolo di signori di Monale e Bastita.
(fonte:Il Piemonte paese per paese Bonechi Editore)
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